Assistenza

Uno strumento efficiente, suonato regolarmente e in buono stato di conservazione, abbisogna solo di periodiche verifiche dell’accordatura e di qualche semplice regolazione. Interventi di questo tipo, in relazione alle dimensioni dello strumento, richiededono solo poche ore di manodopera.

Poiché l’accordatura dell’organo subisce variazioni in ragione dei cambiamenti di umidità e temperatura, la cadenza degli interventi è prevista per garantirne la più lunga tenuta. In genere si rispetta la cadenza semestrale con un appuntamento in prossimità di Pasqua e uno verso Natale, per avere l’organo ragionevolmente accordato nell’occasione delle maggiori solennità. Tuttavia la scelta dei tempi dovrebbe tener conto anche e soprattutto dei cambi di stagione, cioè delle date in cui inizia l’accensione del riscaldamento (ed eventualmente del condizionamento): perciò è sempre consigliabile accordare lo strumento con una temperatura almeno prossima a quella in cui si trova quando viene usato. Se ad esempio si prevede di riscaldare la chiesa nell’occasione di un’importante evento, non è bene che l’accordatura avvenga in ambiente freddo. Sarebbe un intervento pressoché inutile: la differenza di un solo grado (senza considerare la brusca variazione dell’umidità relativa in ambienti affollati) contribuisce a scordare l’organo di circa 3 cents.

Generalmente un semplice ripasso di accordatura tende a privilegiare i registri ad ancia e, nella tessitura media e acuta della tastiera, l’Ottava e il Flauto 4′, le file di Ripieno e le varie mutazioni. Nei registri gravi e nei Fondi di 16′ e 8′ la scordatura è in genere meno evidente, perciò si tratta solo di controllare gli unissoni ed eventualmente correggere qualche variazione nelle canne tappate imputabile allo scivolamento dei tappi.
Se i corpi d’organo sono dislocati in posizioni reciprocamente lontane o a differenti livelli d’altezza è possibile che, in ragione della temperatura, i loro coristi subiscano variazioni tali da farli risultare particolarmente scordati fra loro: solo se la stabilità della temperatura è assicurata si può tentare una riaccordatura sul corista principale, ma solitamente anche questo tipo di operazione non rientra nella manutenzione ordinaria.

Nel corso di un intervento di normale manutenzione è anche previsto il controllo della meccanica oppure della trasmissione elettrica. In questo caso si provvede a verificare il corretto funzionamento delle Unioni e degli Accoppiamenti, delle Combinazioni fisse ed aggiustabili, delle luci di segnalazione di pistoni e pedaletti, dei registri, delle staffe del Crescendo e dell’Espressione. Si controlla il Tremolo. Periodicamente si ispeziona l’elettroventilatore e se ne cura la lubrificazione. Si eseguono tutte le riparazioni o regolazioni che sono possibili nel momento della visita, mentre difetti di funzionamento o problemi non risolvibili immediatamente sono segnalati.
Sarebbe buona cosa che si conservasse in archivio una cartella con i documenti concernenti la manutenzione periodica e i guasti eventualmente segnalati, così da facilitare all’organaro il compito di identificarne le cause.

L’accordatura generale richiede più giornate lavorative, ed è perciò consigliabile effettuarla nel corso di una manutenzione straordinaria. Questo intervento coinvolge tutte le canne dello strumento, anche le più grandi, che sono nel prospetto, nel corpo del pedale e nella prima ottava di tutti i registri. Prima dell’accordatura è necessario controllare l’intonazione di tutte le canne, ed eventualmente correggere i difetti di emissione o di intensità specialmente nel Ripieno. Si controlla la tenuta dei tappi nelle canne coperte e dei ricci, delle finestre, delle banderuole o degli anelli d’accordatura nelle canne aperte, nonché la pulizia delle bocche e la stabilità delle canne sul somiere.
Non sono previste la modifica del corista e del sistema di temperamento.

Ogni quindici-venti anni sorge la necessità di pulizia approfondita e revisione.
Anche gli strumenti che sono regolarmente usati risentono dell’accumularsi della polvere, soprattutto in concomitanza con grossi lavori di tinteggiatura o restauro della chiesa.

Principali cause di degrado
  • I sistemi di riscaldamento ad aria forzata (e nel corso del tempo anche ceri e candele) liberano sostanze grasse, che si depositano su tutte le superfici, sui mantici, dentro i somieri, persino nella stretta luce da cui fluisce il vento nella bocca delle canne. Senza dubbio il suono ne risente, tanto che spesso basta una semplice spolveratura per restituire alle canne voce chiara e accordatura precisa.
  • Mentre le variazioni di temperatura stagionali avvengono gradualmente e lentamente, quelle prodotte dai moderni sistemi di riscaldamento sono talvolta drastiche e particolarmente accentuate nelle zone più alte delle chiese, come la cantoria. Inevitabilmente queste forti escursioni comportano anche sbalzi dell’umidità relativa dell’aria, con gravi ripercussioni non solo sull’accordatura dell’organo, ma anche sui manufatti di legno, che possono subire vistose deformazioni.
  • In organi poco usati, tarlo e animali parassiti possono infestare il mobile e le strutture lignee. Perciò è auspicabile una verifica periodica e regolare dell’interno dello strumento.
  • L’usura e la frizione degli elementi della trasmissione meccanica portano a laschi eccessivi. Questi influiscono sul tocco delle tastiere che diviene impreciso e perde sensibilità. Nel caso di trasmissioni elettriche ed elettroniche i componenti, pur se progettati per durare a lungo, inevitabilmente sono soggetti a disfunzioni spesso dovute all’ossidazione delle superfici di contatto o a piccoli guasti facilmente riparabili.