I materiali

Tradizionalmente nell’organo italiano sono usati questi materiali:

Legno

Il legno di noce è usato di regola per i somieri, talvolta per le leve dei tasti e addirittura per la carpenteria di sostegno del somiere maestro (il cosiddetto “cavallo”); le “stecche” delle pieghe dei mantici e i pedali possono essere di tale essenza.
Il cipresso era usato anticamente per le canne.
L’abete è forse il legno più largamente impiegato per la cassa, per la carpenteria, per le leve dei tasti, per il “fondo” e la parete dorsale dei somieri, per le canne, per le tavole di catenacciatura, per le tavole dei mantici.
Il pioppo o il salice (o il gattice) è spesso usato per le tavole di catenacciatura e per il crivello; il rovere è utilizzato talvolta per la carpenteria, il faggio per le “stecche” delle pieghe dei mantici.
Il castagno è regolarmente impiegato in Italia meridionale (talvolta in Toscana) per le canne.
Bosso, palissandro, ebano servono per le coperte dei tasti, per le cornici e gli elementi ornamentali (modiglioni laterali) delle tastiere.

Metalli

Lo stagno è privilegiato per le canne di facciata, ma talvolta anche per tutte le canne del Ripieno, e in qualche caso per tipici registri solistici (Flutta soprani, Corni dolci soprani, Cornetti, Viole) e per le tube dei registri ad ancia; si usa anche in lega con il piombo.
Di piombo sono generalmente costruite le canne interne (Ripieno, Flauti, Voce Umana), la tuba del Corno Inglese e le “noci” dei registri ad ancia.
L’ottone è regolarmente impiegato per la lingua e il canaletto dei registri ad ancia, talvolta anche per la tuba. Di questa lega sono anche i tiranti e i ganci della meccanica e le “grucce” o “manicordi” o accordatori delle ance.
La latta è stata utilizzata assai spesso per le tube dei registri ad ancia, particolarmente in Toscana.
Lo zinco è presente sin dagli ultimi decenni del secolo XIX come sostituto dello stagno.
Oggi si usa a volte il rame per le canne ad anima di maggior lunghezza.
Il filo di ferro (o di ottone) serve principalmente per i tiranti delle trasmissioni e per i “catenacci” delle meccaniche.

Pelli

La pelle di agnello (soato) serve per le guarnizioni dei somieri (sui ventilabri e ventilabrini, per le borsette e i borsini), quella di montone per i mantici. Il cuoio serviva anticamente per il crivello.

Cartone

In Lombardia e in Emilia a partire dal Settecento solitamente lo si trova usato per il crivello; è noto che esistono modelli di “regale” con tube di cartone.

Osso e avorio

Impiegati per le coperte dei tasti, talvolta anche per elementi ornamentali.

Feltro

La guarnizione sotto i tasti è tradizionalmente di panno di feltro rosso (attestata già dal Quattrocento).

La tradizione organaria italiana – tecnica