Gaetano Callido (Este, 1727 – Venezia, 1813) è autore del violoncello 8′ che si trova in alcuni organi di dimensioni medio-grandi come registro di concerto diviso in bassi e soprani fra Do#3 e Re3. È un registro ad ancia della famiglia dei regali le cui canne si inseriscono “a baionetta” in uno zoccolo di facciata, davanti al prospetto (lo descrive anche R. Lunelli, Chiarimenti sull’evoluzione storica dell’organaria alto-atesina, in Cultura atesina X, Bolzano, 1956).

Disegno di alcuni particolari costruttivi del Violoncello 8' di G. Callido

La tuba è di legno di cipresso a forma di parallelepipedo. La tuba è chiusa in alto da un tappo di bosso forato nella parte anteriore per il passaggio del “manicordo” o gruccia di accordatura. L’apertura della tuba si trova in basso sulla faccia anteriore: le canne maggiori (i bassi da C1 a C3 o E3) hanno una parete divisoria interna che raddoppia la lunghezza totale della tuba. Lo spessore delle pareti della tuba è pressoché costante: circa 2 mm.

Il canaletto e la noce sono di bosso in un unico pezzo scavato: incollato a questo è il blocco anteriore della noce, nel quale è ricavata una tacca per l’inserimento di ancia e cuneo (di stagno), è forato frontalmente, per ospitare la chiavetta d’ottone che fissa la canna allo zoccolo in cui è inserita. Inoltre sia il blocchetto anteriore della noce che il coperchio della tuba sono forati per il passaggio del “manicordo” o accordatore. Il profilo del canaletto è a becco rastremato, a sezione quadrangolare (ha le stesse misure dei Tromboncini).

La cornicetta di cipresso che corre attorno al blocchetto della noce su tre soli lati, non posteriormente, è incollata alle pareti della tuba, che a loro volta sono incollate alla noce. La cornice ha il medesimo spessore e profilo in tutte le canne.

Il manicordo è d’ottone, dritto (in tutte le ance di Callido l’accordatore non è piegato nella parte terminale, quindi l’accordatura va fatta tenendo il regolo con le pinze e battendo sulla punta di queste con una verghetta di metallo per alzarlo o abbassarlo: la chiavetta d’ottone trattiene fissa nello zoccolo la canna). La parte che poggia sull’ancia è dotata di un pattino di corno di bue. Il cuneo per bloccare l’ancia è di stagno.

Le tube portano la segnatura di nota ad inchiostro nero davanti in alto; le noci sono numerate a penna anteriormente.

Gli spessori delle ance sono variabili, nel senso che vanno decrescendo dalla coda verso la punta, mediamente da 3 a 5 centesimi di millimetro: la pressione del vento si aggira intorno ai 50 mm in colonna d’acqua (dipende dall’ambiente e dalle dimensioni dello strumento: talvolta si raggiungono anche valori più elevati), sicché lo spessore per ance particolarmente larghe come quelle di questo registro e dei Tromboncini va da 0.37 – 0.35 mm per C1 a 0.08 – 0.06 per C5. Il punto di dimezzamento si colloca generalmente intorno al C3. Queste ance sono collocate sullo zoccolo di facciata, davanti al Principale, e prendono l’aria dai canali del somiere convogliata mediante piccoli listelli separatori, che ne favoriscono l’afflusso. Questa particolare disposizione facilita l’emissione del suono, e quindi la curva dell’ancia può essere un po’ più accentuata in punta di quanto ci si aspetterebbe. Nel caso del Tromboncino e dei Tromboni al pedale 8′ non è raro trovare sulla tuba fori posteriori originali (normalmente nella parte alta del risuonatore), che sembrano facilitare l’emissione sonora e nei bassi ottengono lo scopo di attenuare lo strepito. Nei Violoncelli questa caratteristica non è frequentemente riscontrata.

Le misure sono state rilevate dallo scrivente e sono espresse in millimetri: si possono confrontare con quelle disponibili nelle fonti bibliografiche citate sotto.

   Tuba                          Bocca
   fronte lato   h. tot. h. div. largh. h.
C1 17,20  29,54  132,33  93,35   12,44  6,44
C2 16,47  30,16   87,13  53,46   11,81  5,72
C3 14,58  25,39   65,92  33,90   10,26  5,06
C4 13,05  22,25   48,48           9,21  3,98
C5 13,24  19,77   32,45           8,84  2,99

Noce
        lato   lato
fronte  sez.   sez.   h. tot.
        post.  ant.
18,23   16,41  12,80  15,31
17,82   16,45  12,53  15,56
16,48   13,67  11,03  15,74
13,76   11,88   9,90  15,91
13,69   12,12   9,60  15,57

Canaletto
largh. largh.         prof.
max.   min.   sporg.  est.   spess.
14,47  11,70  85,44   12,33  1,43
12,21   9,93  59,68   11,22  1,28
10,27   8,25  40,04    8,93  1,18
 7,72   6,33  28,91    6,66  1,12
 6,44   5,23  18,07    6,30  1,19

Si trovano ulteriori elementi in merito a questo registro nelle seguenti fonti bibliografiche:

  • O. Mischiati, L’organo della Cattedrale di Feltre, Bologna, 1981 (con qualche foto e la sezione del somiere relativa ai separatori citati).
  • O. Mischiati, L’organo della chiesa del Carmine di Lugo di Romagna, Bologna,1968 (con saggi di misurazione e foto generali, da cui si possono notare i manicordi piegati a gomito per facilitare l’accordatura: in origine dovevano essere dritti).
  • M. Ferrante e F. Quarchioni, Gli organi di Gaetano Callido nelle Marche, Abbadia di Fiastra – Urbisaglia, 1989.

Disegno dettagliato di una canna.

Tromboncini e Violoncelli di Gaetano Callido

Dagli avvisi di Gaetano Callido questo è l’uso consigliato del registro dei Violoncelli:

  • Andante (con fagotto) – Principale, Contrabassi, Flauto in VIII soprani e Violoncello Bassi
  • Arpa (o arpeggio “mite”) – Ottava, Violoncello
  • Cantabile (o elevazione col violoncello) – Principale, Contrabassi e Violoncello oppure Principale, Contrabassi, Voce Umana, Flauto in VIII soprani, Violoncello bassi e Tromboni.
  • Flauto e fagotto – Flauto in VIII e Violoncello bassi.
  • Spiritoso con violoncello – Principale, Contrabassi, Flauto in XII soprani, Violoncello bassi.
  • Voce umana e violoncello – Principale, Contrabassi, Voce umana e Violoncello bassi.
  • Violino e violoncello – Principale bassi, Ottava, Flauto in VIII, Violoncello bassi.
  • Violoncello e flauto – Principale bassi, Contrabassi, Flauto in VIII soprani, Violoncello bassi.
I Violoncelli 8′ di Callido
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