Calcolo delle misure per il somiere

Nella costruzione del somiere sono tre i parametri essenziali per la corretta alimentazione delle canne: larghezza e profondità del canale e lunghezza dell’apertura su cui poggia il ventilabro. Il somiere per un piccolo organo positivo non supera i 40 cm di profondità, quindi i canali non saranno mai troppo lunghi. Larghezza e profondità del canale danno come prodotto l’area della sezione trasversale: essa è connessa alla portata del canale stesso, che deve essere un po’ maggiore del fabbisogno delle canne. Quest’ultimo si calcola sommando le aree dei fori di alimentazione.
Orientativamente i diametri dei fori sono scalati, in ragione della taglia del registro, secondo lo schema seguente:
  • canne di 8 piedi 16-14 mm
  • canne di 6 piedi 14-12 mm
  • canne di 4 piedi 12-10 mm
  • canne di 3 piedi 10-8 mm
  • canne di 2 piedi 8-6 mm
  • canne di 1 piede e acute 6-5 mm
Nel caso che il somiere debba ospitare tre registri di taglia piuttosto stretta (Bordoncino 8′ di circa 58×77 mm, Flauto a camino 4′ e Principale 2′), la suddivisione di canali e separatori si può attenere grosso modo alla suddivisione della tastiera: cioè, se l’interasse fra i tasti è di circa 14 mm, si possono disporre 4 mm di spessore per ciascun separatore e 10 mm di larghezza per ciascun canale. Qualora invece la taglia del Bordone 8′ fosse un po’ più larga (circa 66×90 mm), sarà bene disporre per le prime sei note di canali larghi circa 14 mm e per le successive sei di canali larghi circa 12 mm. Il maggior assorbimento d’aria è imputabile alle canne della prima ottava; perciò i canali relativi devono essere opportunamente dimensionati: se nella cassa dello strumento non ci sono problemi di spazio, è bene tenere i primi canali sui 18-16 mm di larghezza, scalando gradualmente a gruppi di tre o quattro note sino a raggiungere una larghezza di 10-8 mm per la seconda ottava. Le ultime ottave possono essere alimentate da canali larghi 6 mm. Tuttavia si deve anche considerare il fatto che con una meccanica diretta i pironi dovrebbero scorrere perpendicolarmente ai tasti e ai ventilabri: se si allargano troppo i canali, i pironi dovranno lavorare inclinati. È tollerabile una certa inclinazione, a patto che lo scorrimento libero del pirone non sia impedito. Quanto maggiore la distanza fra somiere e tastiera, tanto minore risulterà l’inclinazione dei pironi, con conseguente beneficio per tutta la trasmissione del moto. In caso di eccessiva inclinazione si renderà necessaria una catenacciatura, limitata magari alle sole prime note.
Fissate le larghezze dei canali, possiamo calcolare la profondità del canale basandoci sul fabbisogno della nota più grave. Sommando le aree dei tre fori di bordone, flauto e principale, otteniamo all’incirca 270 mm²: la sezione trasversale del canale dovrà avere un’area un po’ maggiore, diciamo una volta e mezza. Quindi se il primo canale è largo 14 mm si ottiene 270÷14=20 mm, che moltiplicata per il fattore 1.5 dà 30 mm.
La lunghezza dell’apertura su cui poggia il ventilabro va decisa in relazione alla portata del canale. Si può usare questa regola empirica: somma delle aree dei fori praticati sul canale della nota più grave, moltipicata per tre e divisa per la larghezza dell’apertura. Ad esempio, sul canale della nota C1 sono aperti i fori dei tre registri con i seguenti diametri: 8′ Ø 14 mm, 4′ Ø 10 mm, 2′ Ø 7 mm; la somma delle superfici è 154+76+38 mm², arrotondata a 270 mm², moltiplicata per tre dà 810 mm² e divisa per la larghezza del primo canale 14mm dà 58, arrotondati a 60 mm.
Conviene avere ventilabri lunghi e stretti, piuttosto che corti e larghi, giacché la pressione dell’aria sul ventilabro si oppone alla sua apertura e ciò influisce sul tocco: se il ventilabro è stretto, i suoi fianchi sono molto obliqui rispetto al piano d’appoggio e, comportandosi come piani inclinati, alleggeriscono l’azione. I ventilabri saranno perciò 25-30 mm più lunghi dell’apertura su cui poggiano e il margine di sovrapposizione sarà di almeno 2 mm per ciascun fianco. Avendo i separatori lo spessore di 4 mm non si può far meglio, ma sarebbe buona cosa si riuscisse a portare questo margine di sovrapposizione a 2.5-3 mm magari con separatori di 6 mm. Se il somiere supera i 40 cm di profondità conviene adottare separatori di almeno 6 mm di spessore, per evitare problemi di stabilità.
In organi da studio o da camera di medie dimensioni (7-10 registri) la sezione del canale portavento che alimenta la secreta del somiere è empiricamente calcolata pari a sei o sette volte l’area dell’apertura del canale; quindi 810×6=4860 mm² circa equivalente a un quadro di lato 70 mm oppure un cerchio di 75 mm di diametro. Per esperienza tali valori sono molto sovrabbondanti se applicati a piccoli organi a baule.
Un’altra formula empirica, che calcola più realisticamente il fabbisogno del nostro somiere, prevede di moltiplicare per 0.75 la somma delle aree di tutti i fori che rispondono alle dieci note C1, E1, G1, A1, C2, E2, G2, A2, C3, E3. Nel somiere che descrivo la somma delle aree dei trenta fori è circa di 1870 mm² e quindi, tralasciando il computo dettagliato, la sezione del condotto sarà approssimata con un quadro di 38 mm di lato o un cerchio di 42 mm di diametro.
Costruzione d’un piccolo organo a baule – 3