Indeciso se costruire l’ennesimo organo a baule o un organo da tavolo, alla fine ho optato per un progetto speciale: organo di legno ad ala. Si tratta di uno strumento che prende ispirazione dalla consegna dell’organo ad ala “Lusitano” a Lisbona nel 2017/18. Durante l’ultima visita al Portogallo, fui condotto in una bella chiesa lisbonese dove nella polverosa cantoria sopra il portale d’ingresso stava smembrato un organo ad ala di chiara fattura italiana con tutte le canne di legno.
Avrei voluto rimanere nella chiesa per studiare lo strumento e farne i rilievi necessari, ma non fu possibile. Tuttavia questa occasione e l’incoraggiamento di alcuni musicisti interessati a questa tipologia d’organo mi hanno spinto a tentare il progetto.
Trattandosi di uno strumento per il basso continuo di nuova costruzione, ritengo che debba offrire alcune comodità di cui l’originale antico è sprovvisto: trasposizione a 415 e 461 Hz, prima ottava completa, accordabilità secondo i vari sistemi di temperamento in uso, relativa leggerezza e dimensioni ristrette.
La disposizione fonica è limitata ai soli registri di Principale, Ottava, Decimaquinta e Flauto in XII (quest’ultimo diviso in Bassi/Soprani).
Tutte le canne saranno di abete, secondo le misure dell’organo positivo italiano conservato alla Silberne Kapelle di Innsbruck.
La meccanica a pironi è collocata subito sotto le leve dei tasti, e nella prima ottava si avvale di minuscoli catenacci di rinvio, per permettere una maggiore larghezza e spaziatura dei canali nel somiere. I rimanenti canali sono spaziati esattamente come i tasti e quindi la catenacciatura non è necessaria.
Diversamente dal positivo di Innsbruck, le prime dieci canne del Principale (da Si0 a Sol#9) sono tappate e si trovano nel basamento della cassa. In prospetto è posto il Principale da La10, sul fianco sinistro e quindi sul fronte dell’ala. In controfacciata è posto il registro di Ottava.
L’organo si accorda dall’alto, aprendo i pannelli superiori, oppure dal fronte, rimuovendo alcune canne della mostra.