Il sistema di segnatura di Gaetano Callido
Come il suo maestro Pietro Nacchini, anche Callido usava un sistema di segnatura delle canne molto completo ed efficiente, tanto da lasciare poco spazio a sviste e confusioni, facilitandoci così l’operazione di riordino.
Le segnature sulle canne metalliche sono tutte graffite, quelle sulle canne di legno invece sono ad inchiostro.
Le canne labiali metalliche sono segnate così:
- nome di nota sul piede in alto, generalmente a destra della bocca
- nome di nota sul corpo in alto, davanti
- numero di tasto sulla faccia superiore dell’anima
La notazione è alfabetica, e presenta le seguenti lettere (al posto di “h” va inteso il segno di bequadro):
A, Bb, Bh, C, C#, D, Eb, Eh, F, F#, G, G#
La numerazione invece presenta l’uno sotto forma di croce “+” e procede regolarmente sino a 45 o 47 (in funzione dell’estensione).
Le canne di ritornello del ripieno (quindi quelle comprese fra 1/4′ e 1/8′) sono prive di segnatura sull’anima, mentre sia sul corpo che sul piede compare oltre alla normale notazione anche una numerazione, spesso non coerente, che serviva probabilmente all’operaio che doveva unire le parti della canna precedentemente tagliate dalla lastra. Forse queste piccole canne erano fatte “in serie” e ciò giustificherebbe la presenza di numeri molto alti (essi vanno dall’uno, sempre in forma di croce, sino alla quarantina e oltre). Nel riordino si può scegliere di lasciare le canne di ritornello come si sono trovate, se la loro posizione è coerente con le misure previste dalla scala e con la nota emessa, oppure raggruppare i numeri bassi nelle file più gravi del ripieno e procedere scalando sino alle file acute.
La segnatura di registro compare assieme a quella di nota sia sul corpo che sul piede nella prima canna di ogni registro, anche se questo è incompleto nella prima ottava oppure se è limitato ai soli soprani. La segnatura dell’anima della prima canna d’un registro inizia regolarmente con il numero del tasto corrispondente (ad esempio il flauto in VIII nei bassi inizia con il 9 se le prime otto canne sono in comune con l’ottava, la voce umana e la cornetta nei soprani iniziano con 23). Invece, detto per inciso, in uno strumento di Nacchini (Montecarotto nelle Marche) ho riscontrato che la prima canna del registro porta sull’anima il numero uno (ossia la croce); addirittura la prima delle canne interne di principale ha la croce.
Nella ristretta tavolozza timbrica callidiana i nomi di registro si trovano abbreviati in vario modo: ad esempio il Principale ha le canne di facciata numerate sull’anima e talvolta sul corpo posteriormente, mentre la prima delle canne interne reca la segnatura Pri.le, P.le, Principal, Princ.le, ecc. Così l’Ottava è segnata 8a, 8.va; il Flauto in ottava tappato è talvolta definito Flo: 8a Stropo, la Cornetta è indicata Cor.ta o Cornetta.
Le canne labiali di legno sono generalmente segnate a inchiostro con il nome di nota sulla copertina di noce (labbro inferiore) oppure sul labbro superiore e spesso oltre a questo compare anche il nome del registro.
Le canne ad ancia recano la notazione sulle varie sezioni di cui è composta la tuba (ad esempio nel caso dei Tromboncini è frequente trovare graffito frontalmente il cono e il tronco di piramide), e sulla noce davanti la numerazione, con l’uno segnato come croce. Sulla noce della prima canna, di fianco, talvolta ho trovato il nome della località cui è destinato lo strumento (es. San Tomaso agordino, Monte San Giusto nelle Marche).
La numerazione e la notazione consentono di collocare esattamente due canne uguali per dimensioni nel giusto registro. Ad esempio i tre flauti abitualmente disponibili sono tutti tagliati con la medesima regola e quindi le canne uguali potrebbero essere scambiate: se abbiamo tre canne uguali i cui corpi sono alti 1/3′, segnate G sul corpo e sul piede, possiamo attribuirle alle loro giuste file se troviamo la numerazione sull’anima. Quindi la canna numerata 40 appartiene al Flauto in VIII, la canna numerata 33 al Flauto in XII e quella numerata 24 alla Cornetta, infatti il tasto 40 è il Sol4 d’una tastiera con prima ottava corta, il 33 è il Do4 (un registro di mutazione in quinta suona Sol su questo tasto) e il 24 è il Mib3 (un registro di mutazione in terza suona Sol su questo tasto). Nel caso interessante della Voce Umana, le canne sono uguali per misura e segnature a quelle di Principale: l’unica differenza sta nella lunghezza del piede, poiché la Voce Umana ha le bocche sempre sotto il crivello e i piedi più corti rispetto a quelli di Principale.
Disposizione completa delle segnature callidiane per registro e nota.