Charles Sylveski Haskell nacque nel Massachusetts nel Febbraio 1839. Lavorò a Chicago nel 1865-66 come costruttore di tastiere e falegname: qui ebbe il figlio William E. Nel 1867 era attivo come organaro nella zona di Boston, dove ebbe un altro figlio, Charles E. Nel 1887, per un anno circa lavorò in società con C. T. Harris a Boston, e poi si trasferì a Philadelphia come supervisore nella ditta Roosevelt dal 1880 sino a circa il 1888. In seguito aprì in quella città una propria ditta.

I suoi due figli, Charles E. e William E. Haskell, lavoravano dapprima con lui, ma poi William lasciò la fabbrica verso il 1900 rendendosi autonomo.

Charles E. Haskell continuò l’opera del padre (morto nel 1903), dirigendo la ditta sino al fallimento nel 1921. In quell’anno William A. Loveland acquisì la fabbrica, mantenendo Charles E. alla direzione.

William E. Haskell si stabilì a Philadelphia intorno al 1901. Durante la propria attività sviluppò le ance labiali e le canne che da lui prendono il nome. William passò poi alla Estey Organ Company, dove continuò le ricerche e gli esperimenti sulle ance labiali (v. Tuba Mirabilis).

Haskell: i brevetti

schema di costruzione di canne Haskell di metallo e di legno

Nel 1910 William E. Haskell brevettò alcuni metodi per abbassare il tono prodotto da una canna d’organo, senza allungarne il corpo.La pratica di “mitratura interna” consiste nel fissare un tubo, tappato da un lato, all’interno della canna. Esistono anche altre possibili tecniche, comprese quelle di “mitratura interna” dei bordoni, qui schematicamente illustrate.

Secondo Haskell la sezione del tubo interno deve essere pari a metà della sezione del tubo esterno. La relazione che lega i diametri del tubo interno ed esterno è:

Ae/2 = Ai

dove Ae è l’area della sezione trasversale della canna e Ai è l’area della sezione trasversale del tubo interno. Da ciò si ricava che:

Raggioe2*3.14/2 = Raggioi2*3.14

da cui semplificando si ottiene la formula:

Diametro interno = Diametro esterno * 0.707107

Il tubo interno sporge fuori da quello esterno di una lunghezza variabile da 1/4 a 1/3 del suo diametro, ma non inferiore a 1/64 della lunghezza della canna stessa. L’accordatura si effettua abbassando o alzando il tubo interno o, meglio, regolandone la lunghezza mediante un manicotto elastico fissato all’estremità interna. Se il tubo è alzato fuori il suono tende a schiarirsi e rinforzarsi, mentre se è abbassato dentro il corpo della canna il timbro si scurisce e la nota gradualmente diviene instabile.

tipologia di mitratura interna di una canna labiale aperta o tappata
tipologia di mitratura interna di una canna labiale aperta o tappata

La somma delle lunghezze del corpo e del tubo è circa pari alla lunghezza teorica della canna: partendo da una canna avente la lunghezza di un Sol di 5,1/3′ e usando un tubo di 2,2/3′ circa, si ottiene il Do di 8′ di emissione pronta e ricca timbricamente, a patto però che la taglia del corpo sia quella di un Do o meglio ancora di un Si di 8′. L’efficienza del sistema è tutta nell’intonazione: queste canne parlano meglio a pressioni alte e quando sono dotate di freno e baffi; larghezza e altezza di bocca sono le stesse che si avrebbero nel corrispondente registro reale, ma se la taglia è stretta potrebbe rendersi necessario alzare ulteriormente la bocca.

L’emissione pronta e nitida soprattutto nei registri di 16′ e 32′ è forse l’unico aspetto veramente interessante della scoperta di Haskell, mentre i costi di costruzione e l’ingombro in profondità (non certo in altezza) rendono preferibile l’impiego dei bordoni. I bassi dei registri violeggianti collocati in cassa espressiva possono essere più agevolmente costruiti con il sistema Haskell, anziché con la mitratura tradizionale, che spesso incide negativamente sull’emissione e sulla stabilità del suono della canna.

disegno schematico delle canne haskell
disegno schematico delle canne haskell

Canne di legno aperte di taglia larga come quelle del Contrabasso 16′ possono essere trasformate con il sistema Haskell in canne di Violone 32′ (con la necessaria aggiunta delle prime note, che, in relazione alla taglia del registro di partenza e al risultato timbrico che si desidera ottenere, variano in numero da quattro-cinque a otto-nove).

Links e Bibliografia

Internet mette a disposizione una discreta quantità d’informazioni, che tuttavia vanno vagliate attentamente, perché spesso sono imprecise o scorrette. I forums nei cui archivi è possibile trovare informazioni dettagliate sono:

Altro materiale è reperibile al nel sito:
http://www.organstops.org/_apps/HaskellBasses.html

Empiricamente si può ripercorrere la strada indicata dallo stesso Haskell negli articoli comparsi sulla rivista The Diapason, Agosto-Settembre 1921; oppure si consultino gli articoli di David H. Fox e Bill Van Pelt, The Inventions of William E. Haskell in The Tracker, vol. 29 nn. 3 e 4 del 1986. Altre notizie sono contenute in A Guide to North American Organbuilders di David Fox, pubblicata dall’OHS nel 1990.

Le canne Haskell
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