Il grande fiammingo fu contemporaneo di Leonardo da Vinci. Dal nostro lontano punto di osservazione perdiamo la consapevolezza di questi parallelismi.
È un vero miracolo la terza invocazione Agnus Dei dona nobis pacem nel sesto tono. Sei parti si organizzano in tre gruppi: due Soprani in canone all’unisono, due Alti in canone all’unisono, Tenore e Basso in canone all’unisono retrogrado, le coppie di Soprani e Alti sono a loro volta in canone alla quinta. Tenore e Basso si incrociano sulle parole dona nobis e, nel momento in cui ciò avviene, la forza dell’evento è tale che costringe gli altri a tacere. Come possa funzionare un simile marchingegno è senza spiegazione, ma quel che toglie il fiato è il silenzio che dopo tanto bagliore torna inaspettato: questa musica sospende il tempo, non può finire.
IMSLP.

Josquin Desprez